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Due realtà venete tra le 9 startup da tenere d’occhio nel 2021 per Wired.it

Sono state inserite anche due realtà venete tra le startup e scaleup italiane da tenere d’occhio nel 2021, per le promesse di crescita e sviluppo del business, nella “top nine” stilata da Wired.it.

Per il settore della logistica, che con l’ecommerce ha registrato un boom nel 2020, è stata nominata la startup veronese Milkman (di cui vi abbiamo scritto qui). La realtà, fondata nel 2015, fornisce servizi di delivery su misura, focalizzandosi in particolare sul controllo dell’ultimo miglio e offrendo opzioni di consegna personalizzate, con elementi di gamification. L’azienda ha registrato nel primo trimestre del 2020 circa 400mila consegne, il doppio di quanto fatto nello stesso periodo dell’anno precedente. A maggio scorso è stato chiuso un round di finanziamento da 25 milioni, con la partecipazione di Poste.

Per l’impegno sociale è stata scelta Gamindo (VenetoUP ne ha parlato qui), una startup trevigiana che permette di donare soldi semplicemente giocando. Il sistema funziona così: Gamindo realizza il gioco su commissione di un’azienda, le aziende ottengono visibilità, i giocatori possono fare beneficenza divertendosi e gratuitamente e gli enti non profit ottengono donazioni e tengono alta l’attenzione sulle loro campagne. Il 2021 sarà un anno d’investimenti ed espansione per Gamindo, visto che hanno una campagna di finanziamento in partenza sul portale Mamacrowd.

Per la mobilità elettrica, Wired.it ha optato per la startup Sealance e il suo DeepSpeed, motore elettrico idrojet per la nautica che punta a diventare l’equivalente di Tesla per le auto elettriche. Restando in tema di mobilità green, menzione speciale anche per Arco Fc, startup emiliana che già da diversi anni sta sviluppando batterie elettriche di nuova generazione. L’ultima promessa è di quelle che fanno tremare i polsi: 3 minuti di ricarica per avere fino a mille chilometri di autonomia. Conio è invece la startup italo-statunitense, che ha dato vita al primo portafoglio bitcoin italiano su smartphone, che Wired.it ha deciso di nominare per il settore fintech assieme a Credimi, uno dei più grandi digital lender per le imprese in Europa. Scaleup fintech fondata nel 2016, è un intermediario finanziario vigilato da Banca d’Italia e attraverso la sua piattaforma digitale ha erogato oltre 1,3 miliardi di euro alle aziende italiane. Per il settore della stampa 3D è Roboze la prescelta; si tratta di una startup di Bari con circa 50 dipendenti, che progetta e produce stampanti 3D professionali e industriali, per clienti nei settori energetico, automobilistico, aerospaziale e non solo. Casavo, la startup milanese per il settore immobiliare, consente di chiedere un appuntamento per la valutazione di un immobile, che sarà visionato e valutato, anche a distanza, da un team di esperti. Per la didattica a distanza, diventata realtà quotidiana, è stata scelta WeSchool, l’unica piattaforma italiana tra le tre suggerite dal ministero dell’Istruzione. La creatura di Marco De Rossi, 30 anni, è stata utilizzata su smartphone o computer da 1,1 milioni di studenti e docenti al giorno durante il primo lockdown. Un successo che non è passato inosservato: a inizio agosto è arrivato un importante investimento da 6,4 milioni di euro.